Il privato cittadino che vuole rimuovere e smaltire materiali contenenti amianto (non conferibile negli ecocentri) deve presentare domanda al Comune su apposito modulo.
L'amianto è nocivo per la salute dell'uomo e dal 1994 sono vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto.
Approfondimenti
Prima di procedere alla rimozione dei materiali contenenti amianto è necessario:
1. inviare l'allegato modulo di adesione al servizio via mail a: ambiente@comune.schio.vi.it
allegando
- la foto o scansione del modulo, compilato e firmato
- la foto o scansione della carta d'identità del richiedente (è sufficiente il fronte)
se impossibilitato alla richiesta telematica il modulo può essere presentato, su appuntamento allo Sportello Quicittadino
2. prendere contatti con Alto Vicentino Ambiente s.r.l.
Il costo del servizio da versare ad Alto Vicentino Ambiente srl per le spese tecniche, amministrative, per l’eventuale trasporto e per i servizi di smaltimento è indicato nella scheda allegata.
Ogni costo orario decorre dalla partenza dalla sede di Alto Vicentino Ambiente al ritorno alla stessa per fine servizio.
3. al termine dell'intervento presentare allo Sportello QUICIttadino copia del formulario di avvenuto smaltimento del materiale.
L'amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso.
Le fibre di amianto sono molto addensate ed estremamente sottili. La struttura fibrosa conferisce all'amianto sia una notevole resistenza meccanica sia un'alta flessibilità. L'amianto resiste al fuoco e al calore, all'azione di agenti chimici e biologici, all'abrasione e all'usura (termica e meccanica). E' facilmente filabile e può essere tessuto. E' dotato inoltre di proprietà fonoassorbenti oltreché termoisolanti. Si lega facilmente con materiali da costruzione e con alcuni polimeri. Perciò l'amianto è un minerale praticamente indistruttibile, non infiammabile, molto resistente all'attacco degli acidi, flessibile, resistente alla trazione, dotato di buone capacità assorbenti, facilmente friabile. I materiali maggiormente diffusi sono quelli in cemento-amianto, conosciuti con il nome commerciale di “eternit”, sotto forma di lastre di copertura.
Ai fini pratici, i materiali contenenti amianto presenti negli edifici possono essere divisi in tre grandi categorie:
1) materiali che rivestono superfici applicati a spruzzo o a cazzuola;
2) rivestimenti isolanti di tubi e caldaie;
3) una miscellanea di altri materiali comprendente, in particolare, pannelli ad alta densità' (cemento-amianto), pannelli a bassa densità' (cartoni) e prodotti tessili. I materiali in cemento-amianto, soprattutto sotto forma di lastre di copertura, sono quelli maggiormente diffusi. (D.M. 6/09/1994).
L'amianto è nocivo per la salute dell'uomo per la capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili.
La potenziale pericolosità dei materiali contenenti amianto dipende dalla possibilità) per invecchiamento del materiale o rottura dello stesso) che siano rilasciate fibre aerodisperse nell’ambiente che possono essere respirate o ingerite.
L'esposizione a tali fibre è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio. L’amianto è considerato oggi un cancerogeno, anche se va precisato che la diffusione delle patologie è influenzata da vari fattori (tipo e dimensioni delle fibre e loro concentrazione nell’aria, durata dell’esposizione, concomitante presenza di altri fattori di rischio).
L'accertamento può essere eseguito in base all'aspetto del materiale, all'eventuale marchiatura, alle conoscenze tecniche di chi esegue l'accertamento oppure può essere eseguito da un laboratorio opportunamente ed adeguatamente attrezzato.
La prevenzione da rischi per la salute dell’uomo consiste nel contenimento di tutte le occasioni di contatto con l’amianto. La rimozione dell’amianto presente in ambienti di vita e di lavoro deve pertanto essere eseguito con le dovute cautele per evitare che le fibre minerali durante l’operazione possano diffondersi nell’aria.